Il dizionario delle scarpe

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Scarpa: Calzatura che riveste e protegge il piede, fin poco al disotto (s. basse) o poco al disopra (s. alte) del malleolo: è fatta per lo più di cuoio nella parte sottostante che sta a contatto con il terreno (suola e tacchi), e di pelle, materiale plastico, stoffa e sim. in quella sovrastante (tomaia) etc…
Questa è la definizione di scarpa che troviamo nell’enciclopedia Treccani ma noi tutte sappiamo che le nostre tanto amate scarpe sono molto più di tutto questo.
E’ per questo che noi di Scarpe Magazine vogliamo iniziare un piccolo dizionario per distinguere tutti i diversi modelli di calzature e le loro tantissime sfaccettature. Eccone alcuni!

  • Ballerine: la scarpa del comfort per eccellenza, tacco inesistente o minimo, punta tonda per eccellenza, ma anche spuntate. Ne esistono di diversi materiali, modelli e colori, devono la loro esistenza a Brigitte Bardot che, da eccellente danzatrice classica, chiese all’azienda Repetto di creare per lei delle ballerine da passeggio.
  • Décolleté: sono la scarpa da donna per definizione. Ce ne sono di tantissimi modelli e materiali, solitamente non sotto agli 8 cm di tacco e con punte variabili dalla tonda alla più spigolosa. Più classico di così non si può! Tra i modelli più importanti troviamo:
  • Open Toe: il modello spuntato, che lascia scoperta la punta del piede.
  • Chanel: scoperta sulla parte posteriore, con un cinturino che passa intorno alla caviglia e tiene più fermo il piede. Deve il suo nome alla celeberrima Coco Chanel, la sua inventrice. Questo modello può anche essere trovato open toe, con punta spigolosa o rotonda.
  • D’Orsay: lascia scoperto uno dei due lati del piede (solitamente quello interno ma dipende dal modello). Ne esistono ad ogni modo di diversi tipi, tra le punte più disparate e con un tacco più o meno alto.
  • Stiletto: Variante del tacco a spillo, tipico della scarpa altissima e molto usato da Louboutin. Tacco dritto e con l’appoggio ampio per permetterci di camminare senza dover essere delle eccellenti equilibriste.
  • Kitten Heels: una specie di stiletto molto basso, di solito fino ai 4 cm.
  • Tacco squadrato: possiamo trovarlo abbinato a sandali, decollete e tante altre. E’ il tipico tacco basso un po’ all’antica ma che, con un po’ di cm in più guadagna subito in originalità.
  • Tacco a cono: tra i tacchi semplici da portare in quanto caratterizzato da un’ampia base e un appoggio più stretto che concede molta stabilità. Anche questo tacco va dalla versione bassa a quella con parecchi cm in più.
  • Tacco a rocchetto: molto simile a quest’ultimo, ma con una forma più particolare che gli dà un’aria molto più sinuosa.
  • Mary Jane: scarpa nata come calzatura infantile, tra gli anni ‘30 e ‘40 diventa simbolo di femminilità e lo resta ancora fino ai giorni nostri. Caratterizzata da uno o più cinturini sul dorso del piede, che le concedono un’aria sbarazzina.
  • Zeppe: anche chiamate Wedges, sono tra le scarpe più comode che possiate mai indossare. Caratterizzate da un tacco presente su tutta la scarpa, naturalmente più alto nella parte del tallone. Conferisce stabilità, fa guadagnare in altezza e soprattutto slancia non poco la gamba.
  • Platform: è la zeppa in una versione esagerata di se stessa, trend degli ultimi anni è caratterizzato da una zeppa molto alta anche nella parte anteriore della scarpa. Queste forse meno comode ma comunque molto stabili.
  • Corset Heels: sono i cosiddetti sandali alla schiava, con cinturini e cinghie che possono arrivare fino a sotto il ginocchio. Quando abbinate al tacco alto possono diventare molto provocanti e adatte a donne molto sicure di sé!
  • Sabot: anche chiamati Mules, hanno la cosiddetta forma della ciabatta, data l’apertura sul retro della scarpa che lascia scoperto il tallone. Spesso odiata da molte ma basta saper trovare il giusto modello!
  • Grunge Boots: stivaletto abbastanza aggressivo, usato da molte per dare un tocco diverso ad uno stile che altrimenti sembrerebbe troppo elegante. Una specie di tronchetto con tacco alto e massiccio.
  • Espadrillas: caratteristica principale è il loro materiale, sono infatti di tela e corda. Spesso utilizzate con tacco inesistente o con una buona zeppa. Qui molti stilisti si divertono con colori e modelli tra i più disparati, tipica calzatura estiva e super colorata.
  • Cuissard boot: è lo stivale stretto e alto fino al ginocchio, trovato la maggior parte delle volte con tacco piuttosto alto, anche questo da indossare per essere ancora più provocanti.
  • Cut – out: possono essere aperte o chiuse ma con una caratteristica che non perdono mai, sono sempre accollate sulla caviglia. Un paio nell’armadio è sempre bene averlo.

 

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Redazione

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