Francis Bitonti è probabilmente uno dei nomi più noti sulla scena della moda 3D, in parte grazie alle sue creazioni futuristiche e in parte, forse, anche perché il suo nome è legato all’abito da lui confezionato appositamente per Dita Von Teese e divenuto uno degli oggetti più iconici della 3D printed Art.
In team con United Nude e 3D Systems il designer newyorkese è atteso prossimamente per il lancio di una nuova collezione di scarpe e accessori realizzati in stampa 3D. Mutatio, questo il nome, è parte di un progetto che si basa sullo studio del futuro della customizzazione. Ogni singolo modello dell’edizione Mutatio 3D costituisce un pezzo unico generato da un algoritmo sviluppato personalmente da Bitonti il quale commenta: “Non volevo esattamente creare qualcosa di customizzabile, quanto pensare a un prodotto in qualità di algoritmo”.
Ogni singolo tacco viene creato trasmettendo una serie di input diversi a un’applicazione del computer per dare vita a un modello unico. Lo stesso software e gli stessi algoritmi sono già stati impiegati per generare una linea di accessori realizzati da sistemi 3D che verrà lanciata alla fine di quest’anno. Frutto di una combinazione di vecchie e nuove tecniche di lavorazione, il tacco della Mutatio è stampato in 3D, placcato in oro e completato da una tomaia in cuoio.
Bitonti si è avvalso di questa tecnica di “sviluppo” matematico per realizzare a lcuni precedenti progetti come quello riguardante la creazione di una linea di calzature pixelate sviluppate tramite software Adobe per la quale si è servito del modello matematico Game of Life di John Conway.
United Nude è uno dei brand più accreditati nel mondo delle calzature 3D grazie alle sue creazioni dalle forme geometriche non convenzionali e per aver suscitato grande interesse con la stampa tridimensionale dal vivo del suo famoso “shoe float” design nei locali del suo store di New York. Il brand vanta anche prestigiose collaborazioni con numerosi designer tra cui Zaha Hadid, il fondatore dell’UN Studio Ben Van Berkel e la stilista Iris Van Herpen per la produzione di alcune shoe-concept molto vistose che hanno sfidato i confini del design e abbracciato le potenzialità e le risorse della stampa 3D.
You must be logged in to post a comment Login