Ci lascia Wanda Ferragamo, signora delle scarpe di lusso.
Aveva 96 anni, una vita spesa per il lavoro e la ricerca del particolare che fa la differenza. Si è spenta nel sonno, senza soffrire, nella casa di Firenze dove con il marito Salvatore Ferragamo ha allevato sei figli.
Il sogno di Salvatore? “Quando camminavamo per Firenze Salvatore mi diceva che avrebbe voluto un giorno vestire le donne dalla testa ai piedi”; diceva così il re della calzatura per divi di Hollywood e amanti della moda. Un sogno realizzato e concretato proprio da Wanda Ferragamo, che in seguito alla morte di Salvatore ha preso in mano le redini dell’azienda, ripartendo da zero.
Riduttivo però, ricordarla solo come la moglie del grande Salvatore: donna di carattere e coraggio eccezionali, così, amavano definirla amici e conoscenti. Per i dipendenti e collaboratori, semplicemente, la signora Wanda.
Tanti riconoscimenti per la sua indefessa attività: nel 1982 Wanda Ferragamo è stata eletta Donna Internazionale dell’Anno dal Committee of 200; nel 1986 le è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Lettere dalla City University di New York; dal 1987 è Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana; nel 2003 a New York ha ricevuto il titolo di 2003 Entrepreneurial Champion durante il 6th Annual Luminary Awards del Committee of 2000; nel 2004 è stata insignita dal Presidente della Repubblica Italiana dell’Onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, con il titolo di Cavaliere di Gran Croce. Questi sono solo alcuni dei grandi meriti riconosciuti a Wanda, la sposa del “calzolaio dei sogni”.
Presidente della società con pieni poteri fino a pochi giorni fa, quando ha ceduto la guida dell’azienda al figlio Ferruccio, proseguendo nella sua attività di supervisore, di controllo, di consiglio e supporto. Sempre lei, con il suo distinto tacco 7 cm e le perle al collo.
Cittadina amata e presente, Firenze, l’Italia e il mondo della moda piangono la sua assenza.
Un altro pezzo di storia che se ne va.
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