Stella McCartney’s World: sostenibilità anche nella produzione delle calzature

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Da sempre sostenitrice assoluta dell’ecologia, Stella McCartney da anni si impegna per non utilizzare pellami anche nelle calzature.

Nessuno dei loro prodotti viene testato sugli animali. Tutti i fornitori devono consegnare una documentazione dettagliata che attesti che trattino gli animali “umanamente” e che aboliscano la pratica del “mulesing” sulle pecore.

Per le calzature non viene utilizzato nessun tipo di cuoio o pelle come pitone e coccodrillo, né alcun tipo di pelliccia.

Chiaramente da questa scelta di grande etica discendono una serie di problematiche dal punto di vista produttivo, soprattutto per quanto riguarda le scarpe: infatti, i materiali sintetici e i tessuti sono meno elastici della pelle e la difficoltà è ottenere un prodotto omogeneo, utilizzando tra l’altro macchine per la produzione diverse da quelle per la produzione di scarpe in pelle.

In questo processo si innescano delle lavorazioni del tutto artigianali: la maggior parte delle fasi di produzione sono infatti gestite a mano da esperti.

I costi possono essere più alti del 70% rispetto a una calzatura in pelle.

Stella McCartney è oggi una grande sperimentatrice di miscele di fibre biologiche, sintetiche e all’avanguardia ma allo stesso tempo una designer, insieme al suo team che utilizzando nuovi materiali sta costruendo il “lusso” del futuro.

 

 

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Redazione

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