Scarpe: androgino è sexy

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stringate-michael-kors scarpe magazine
Stringate by Michael Kors

Sebbene sia evidente non è chiaro per molti: la vera femminilità non dipende da ciò che una donna indossa, ma da ciò che una donna emana. Se così non fosse, una ragazza o una signora svestite non sarebbero in grado di dimostrare in alcun modo la natura e le peculiarità del proprio genere, mentre invece credo sia assodato che nei migliori casi la nudità esalta, anziché celare, il fuoco che brucia dentro ogni donna. Non parliamo casualmente di “ogni donna”: nessuna può essere esclusa da questo discorso, proprio perché la femminilità è una caratteristica primordiale di ogni donna, che può essere soffocata, nascosta, rinnegata, ma che appartiene a prescindere a tutte coloro che fanno parte del genere femminile. Proprio per questo il gioco della femmina che si veste da maschio è inequivocabilmente sexy, a patto che si sappia giocare. Quali sono le regole del gioco? Come sempre quando si è in procinto di compiere un’attività ludica, le leggi finiscono per essere dei limiti più che delle direttive.

Lucio Fontana, Concetto spaziale, Attese, 1967
Lucio Fontana, Concetto spaziale, Attese, 1967

“Saper giocare” non significa essere conformi a qualcosa, ma essere in grado di fiutare all’interno del proprio spirito i giusti elementi da portare fuori e declinarli spontaneamente. Sono molte le donne in grado di tenere testa alla propria femminilità al punto da riuscire a essere, con una cravatta addosso, ancora più sexy di come sarebbero con un abito da sera e un tacco dodici. Per quanto riguarda quest’ultimo, è più che ovvio che lo stiletto sia l’emblema di ogni femminilità possibile, eppure una femminilità tanto facile, automatica, alla portata di tutte a volte finisce per scadere nel banale e per rovinarsi con le proprie mani. Proprio per questo se c’è un consiglio che ogni donna dovrebbe seguire è quello di imparare a essere femmina anche sotto mentite spoglie, di imparare a fare della propria femminilità non un biglietto da visita, ma la scia di un profumo che si sente appena ma che rimane addosso ai vestiti.

Stringate in pitone by Gucci
Stringate in pitone by Gucci

La femminilità non deve essere sempre lo squarcio sul quadro di Fontana: a volte è intrigante pensarla come l’infinito che trapela dai tagli inferti alla tela. D’altronde non è l’esplicito a essere magnetico, ma ciò che non ci vede, l’inespresso, il celato che si lascia presagire senza cedere troppo di sé. Il modo migliore per giocare in questo senso con la propria sensualità di donna è la scarpa mascolina. La calzatura mannish, oltre a essere più comoda e a permettere una maggior libertà nei movimenti, il che non è un elemento trascurabile quando si parla di sensualità, si presta a essere quell’elemento che, nascondendo delle peculiarità banali e rifiutando di aderire a uno stereotipo, si fa lente d’ingrandimento di tutta la femminilità che una donna possa contenere, facendo sì che la sua essenza non sia invadente e dolciastra, ma che arrivi morbida e avvolgente e non se ne vada mai più.

Mirror by Fratelli Rossetti
Mirror by Fratelli Rossetti

Qualche idea? Le stringate di Michael Kors e quelle in pitone di Gucci, direttamente dalle rispettive collezioni Autunno-Inverno 2015/16, sarebbero perfette per iniziare a divertirsi col gioco meraviglioso della donna consapevole di sé che, evitando di prendersi sul serio, incontra finalmente se stessa. Se preferite “andarci piano”, allora dovreste provare le Mirror di Fratelli Rossetti: femminili al punto giusto, mascoline ma non troppo, un perfetto mix fra i due sessi che porta in essere un sensualissimo stile androgino, quello equivoco per eccellenza, che ha fatto sì che personaggi come il recentemente scomparso David Bowie possano rimanere per sempre fra le icone di quel tipo di sensualità che si dà celandosi.

V.C.

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Redazione

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