Salvatore Ferragamo: innamorarsi dell’Arte

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Per Salvatore Ferragamo, moda e cultura – arte e cinema in particolare – sono sempre state attività fortemente legate tra loro, accomunate da storia, ricerca, creatività, innovazione.

Già dagli anni ’20 in California, iniziò a realizzare le scarpe che gli attori e le attrici di Hollywood utilizzavano sia sul set che nella vita privata. La carriera professionale e il successo dello stilista testimoniano in maniera perfetta i rapporti che cinema e moda hanno avuto da partire dai primi anni ’20.

Tra le “clienti” famose e affezionatissime di Ferragamo, Marilyn Monroe che adorava la sua décolleté interamente ricoperte di strass; Ingrid Bergman, per cui fu realizzata su misura una deliziosa ballerina in camoscio marrone per il film di Roberto Rossellini, “Viaggio in Italia”, nel 1961; Lana Turner, innamorata del sandalo in camoscio bluette realizzato appositamente per lei nel 1939 e riproposto nel film “Il postino suona sempre due volte” diretto da Tay Garnett nel 1946; e ancora Madonna che ha indossato i suoi sandali in camoscio realizzati appositamente per il film “Evita”, di Alan Parker, nel 1996; Nicole Kidman che nel film “Australia” diretto da Baz Luhrmann del 2008 indossa sia delle décolleté in vitello bianco e blu che un magnifico stivale allacciato in vitello. Dal passato al presente, attraversando un secolo di storia, fino al recentissimo film “Rush” di Ron Howard del 2013 in cui Alexandra Maria indossa non solo scarpe ma anche abiti e accessori Ferragamo.

Una testimonianza reale di come la moda e il cinema toccano le corde del nostro immaginario, in cui un elemento importante come le scarpe diventa l’espressione principale del modo di essere dei personaggi, vera e propria espressione di ciò che, attraverso di loro, si vuole comunicare allo spettatore.

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Redazione

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