La fashion week è ormai terminata, e a lavori conclusi non ci resta che tirare le somme delle novità più interessanti del momento, dei trend che ispireranno il 2019, o detto altrimenti, delle scarpe più stilose che hanno dominato le passerelle.
Dalla tendenza super sportiva dell’ultimo anno, fino a una nota più “bella e dannata” e fetish, anche questo settembre gli stilisti della Milano Fashion Week ci hanno stupito. Tralasciando le sneakers più bizzarre, di cui vi abbiamo già ampiamente parlato, diamo spazio alle scarpe con il tacco.
Vediamo in concreto le creazioni più eccentriche che ci hanno regalato gli stilisti per questa Fashion Week 2018.
Iniziamo dalle bizze giapponesi, da sempre una costante nel mondo della moda e dell’arte. Molti stilisti si sono ispirati a questo stile. Jil Sander si è immerso nel Giappone più tradizionale.
Stile oversize, lunghe tuniche, abiti con maniche kimono e maxi platform di legno, alla zeppa ai tubolari che avvolgono il piede.
John Galliano, uno degli stilisti più innovatori, non è rimasto indietro. Per questa s/s 2019 ha riproposto come tema un’interazione tra corpo umano e la tecnologia. La calzatura Margiela dell’anno è un sandalo di vernice nera con annesso calzino imbevuto di colore, decorato con un supporto per iPhone. Un autentico mix di kitsch e iper-tecnologia, molto intrigante.
Riccardo Tisci, neo Creative Director di Burberry è riuscito a reinventare il brand. Il suo debutto ha riportato in voga un grande classico: la scarpetta da prima comunione con gli occhietti. Rivisitandola però, e proponendola in vernice con un maxiplatform sagomato. Da ragazza per bene, ma non troppo.
Prada, brand avanguardistico per antonomasia. La proposta di quest’anno sono stati i sandali piatti in maglia: un effetto calzino scomposto per un gusto raffinato ed elegante che Prada incarna alla perfezione.
Simone Rocha ci incanta con il mondo campagnolo e agreste a cui si ispira, dai casolari abbandonati della landa inglese alle carte da pareti floreali romantiche e francesi. Quest’anno ha proposto un’estrosa combinazione tra il raso e le piume d’uccello. Come direbbe Miranda Priestley, del celebre film “Il Diavolo veste Prada”: avanguardia pura.
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