Le sneaker più costose del decennio: i modelli più esclusivi diventati dei veri e propri cult da collezione

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Dalle collaborazioni con celebrità del mondo della musica e dello sport alle versioni più attese con brand dallo stile inconfondibile sono varie le ragioni che portano al successo di un modello di sneaker. E solo poche sono quelle che riescono ad aumentare il loro valore nel tempo sino a diventare dei veri e propri tesori da collezionare. Per questo StockX, la piattaforma di reselling in cui vendere e acquistare sneaker, capi e accessori di streetwear, ha selezionato i modelli cult che hanno aumentato il loro valore di anno in anno diventando dei veri capi cult degli appena conclusi anni ’10.

Nike Yeezy 2 Red October’s

StockX_Air Yeezy 2 Red October

 

Uscite senza preavviso dopo tantissime speculazioni all’inizio del 2014, sono andate sold-out in una manciata di minuti, senza nemmeno il bisogno di alcun tipo di pubblicità o annuncio da parte di Nike. Design ricercato, lacci dorati e silhouette tutta rossa, le Yeezy 2 “Red October” sono entrate nella storia per essere il frutto dell’ultima collaborazione tra Kanye West e Nike. La mancanza di una data di release ufficiale e il rifiuto a riconoscere i diritti d‘autore hanno infatti spinto Kanye ad abbandonare per sempre il marchio Nike e firmare per adidas Yeezy dando inizio ad una nuova era. I pochi fortunati che sono riusciti ad aggiudicarsene un paio allora hanno di fatto messo le mani su un vero e proprio pezzo da collezione. Infatti, nell’arco di poche ore i modelli andati a ruba sul sito Nike al prezzo retail di 245 dollari, nel mercato del reselling hanno rapidamente raggiunto cifre a tre zeri, arrivando a un valore di mercato che oggi supera i 6mila dollari.

adidas Yeezy Boost 350 Turtledove

StockX_adidas Yeezy Boost 350 Turtledove

 

Il secondo modello nato dalla collaborazione tra Kanye West e adidas, andato esaurito online in pochissimi istanti, verrà per sempre ricordato per aver consacrato il leggendario fenomeno Yeezy, rivoluzionando inevitabilmente lo sneaker-game dell’intero decennio. Caratterizzata da un design minimale ma studiato al millimetro, la Air Yeezy Boost 350 Turtledove ha avuto il merito di reinterpretare le due principali tecnologie sviluppate da adidas negli ultimi anni (la tomaia Primeknit e la suola Boost), per un risultato finale in perfetto equilibrio tra performance e moda che ha spopolato nel corso degli ultimi dieci anni e che arriva oggi a valere oltre 1.200 dollari al paio. Un successo così grande che ha portato le Turtledove ad aggiudicarsi anche il “premio” di sneaker più copiata, costringendo di fatto il brand a un aumento di produzione e alla nascita di nuove linee affini.

Jordan 1 Retro High Off-White Chicago

StockX_Jordan 1 Retro High Off-White Chicago

 

Soprannominate “The Ten”, sono il frutto dell’attesissima collaborazione tra Nike e Virgil Abloh, probabilmente il designer del decennio per il suo linguaggio creativo a 360° e il modo rivoluzionario di sfruttare ogni possibilità artistica. Le Jordan 1 Chicago rappresentano al meglio l’innata capacità di Abloh di rielaborare la storia segnando la nascita di nuovi trend con un hype senza eguali. Il modello si basa sull’originale “Chicago” Air Jordan 1, presentando però swoosh oversize, tomaia decostruita e altri dettagli che coincidono con il resto dei dieci modelli di Abloh come la schiuma a vista, la cucitura sugli swoosh e i dettagli scritti e “nascosti” nelle varie parti della scarpa, dai lacci ai colletti. Da un prezzo iniziale di 190 dollari, il loro valore arriva oggi a superare ampiamente i 3mila dollari al paio.

Jordan 1 Retro Fragment

StockX_Jordan 1 Retro Fragment

 

 

Tra le collaborazioni d’eccellenza di Nike non poteva mancare Fragment, il brand di Hiroshi Fujiwara, dj e designer giapponese che miscela e riesce a collegare, con coerenza e uno stile altamente personale, streetwear e cultura hip hop. La colorazione del modello Retro Fragment è una delle più ambite mai create per la silhouette Jordan 1. Il design combina il color blocking della punta nera con accenti in blu royal, lasciando intravedere il marchio Nike Air sulla linguetta e un logo Fragment Design sul tallone. Il valore del modello originale supera ampiamente i due mila dollari ed è un chiaro riflesso del rispetto che il brand Fragment detiene negli ultimi anni. I veri sneakerhead non possono poi certo dimenticare la versione Jordan 1 Retro Fragment, il cui valore oggi oscilla tra i 4mila e i 6mila dollari.

Nike MAG Back to the Future 2016

StockX_Nike MAG Back to the Future 2016

 

Senza ombra di dubbio uno dei modelli più costosi mai realizzati, questa riedizione del 2016 delle iconiche scarpe di Ritorno al Futuro è stata presentata ufficialmente il 21 ottobre 2015, esattamente a trent’anni di distanza dal famoso viaggio nel tempo di Marty McFly. Rispetto alla versione del 2011, le sneaker lanciate nel 2016 sono dotate di tecnologia Adaptive Fit, rendendole di fatto il primo paio di scarpe auto-allaccianti del tutto simili quelle indossate da Michael J. Fox nel film. Il primo paio è spettato non a caso all’attore e il ricavato dell’asta di tutti gli 89 modelli messi in vendita (6,75 milioni di dollari) è stato devoluto alla Michael J. Fox Foundation. Ad oggi è praticamente impossibile portarsi a casa uno dei modelli in circolazione a meno di 25mila euro.

adidas 3D Runner Black

StockX_adidas 3D Runner Black

 

Prima che la suola 4D rivoluzionasse le calzature più moderne, adidas aveva lanciato la versione 3D facendo impazzire sneakerhead e collezionisti di tutto il mondo. La 3D Runner incorpora un’intersuola stampata in 3D, che presenta un motivo a trama di diamante che offre una maggiore stabilità nelle zone ad alto impatto. Il tallone, anch’esso stampato in 3D, è integrato nella suola. La combinazione di colori Triple Black è abbinata alla tomaia in tecnologia Primeknit. Le 3D sono ancora oggi tra i modelli più ricercati dai collezionisti più esperti, con un valore di rivendita che si aggira sui 2.800 euro.

ASICS Gel-Lyte III Ronnie Fieg “Salmon Toes”

Asics-Gel-Lyte-III-Ronnie-Fieg-Salmon-Toes-2011

 

Realizzate per celebrare l’apertura del primo negozio di Kith a New York nel 2011, le Gel-Lyte III “Salmon Toes” sono il simbolo del binomio Ronnie Fieg-Asics, una delle coppie più solide nel mondo sneaker. Il designer di origini giamaicane e fondatore del brand Kith ha collaborato per la prima volta con ASICS proprio per rilasciare questa versione di Gel-Lyte III, in cui ha audacemente scelti di abbinare un doppio color blocking blue e rosa salmone in punta su una tomaia in pelle scamosciata. Le Salmon Toes sono andate sold-out in pochissimo tempo e ancora oggi, a quasi dieci anni di distanza, sono vendute per oltre nove volte il loro prezzo originale (130 dollari).

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Redazione

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