Al Brera Design District, Timberland lancia la collezione footwear ecosostenibile
Timberland partecipa per la terza volta alla Design Week consolidando la sua presenza in Piazza XXV Aprile, presentando un progetto che rappresenta l’Alto valore etico di rispetto per l’ambiente e sostenibilità, che caratterizza il marchio. Tramite la prestigiosa collaborazione del pluripremiato studio di Giò Forma, composto da designer, architetti e artisti Una maestosa installazione alta 6 metri si ergerà in Piazza XXV Aprile, a Milano, dal 9 al 14 aprile, integrandosi perfettamente con il concept di questa edizione del Brera Design District, Design your Life: la progettazione sostenibile e consapevole delle proprie scelte. Robotl è un Supereroe. Un’entità concepita e volta a mostrare come scelte sbagliate e la poca cura di gesti e comportamenti quotidiani, portino a “creare” mostruosità che stanno inquinando l’ecosistema. Attraverso la sua guida educativa, tutti noi come Robotl possiamo diventare dei supereroi… supereroi della sostenibilità.
L’opera sarà realizzata nel corso delle prossime settimane a seguito di un’attenta e meticolosa ricerca di pezzi, scarti di produzione provenienti dall’industria del design e una parte consistente di bottiglie di plastica riciclata con l’intento di trasformare elementi inquinanti in qualcosa di significativo, perché dal riciclo nasca il riutilizzo e la sensibilizzazione a ridurre le fonti di inquinamento nelle azioni di ogni giorno.
Ad ispirare il nome del supereroe è la nuova collezione footwear ReBotl brevettata da Timberland e lanciata in anteprima proprio in occasione del Salone del Mobile. Questa capsule collection è espressione della filosofia intrinseca nel DNA del brand e di una mission costante in tema di sostenibilità e sviluppo di un prodotto sempre più eco-sostenibile.
Rebotl prende il nome dalla tecnologia utilizzata e comprende 5 differenti proposte che contengono ognuna il 50% di PET riciclato: tre oxford, una chukka e uno scarponcino alpine. Rebotl è infatti un filato leggero e traspirante realizzato con l’equivalente di 6 a 8 bottiglie di plastica a seconda del modello. Questo processo tecnologico parte dalla fase di raccolta delle bottiglie di plastica PET non biodegradibili, le quali vengono riciclate e trasformate in filati RPET (polietilene tereftalato riciclato): un materiale che può essere utilizzato su diverse tipologie di prodotti e il cui scopo è quello di ridurre quasi completamente l’impatto ambientale di svariati processi di produzione.
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