Sua Maestà René Caovilla

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La storia del brand René Caovilla comincia nel lontano 1923. Edoardo, il visionario capostipite, apre un laboratorio artigianale di scarpe di lusso a Fiesso d’Artico, vicino Venezia. A prendere il timone dell’azienda negli Anni 50 è suo figlio René che, dopo aver studiato design a Parigi e a Londra, indossa fin da subito i panni del capitano d’industria illuminato, diventando di fatto l’artefice dell’affermazione del marchio. E oggi, giunti alla terza generazione con Edoardo – attuale COO e direttore creativo -, si guarda alla contemporaneità e al futuro senza dimenticare il passato e tenendo fede a tre costanti: passione, creatività, eccellenza. «Non abbiamo mai smesso di pensare alle nostre calzature come a “raffinati oggetti d’arte chiamati scarpe”», ricorda Edoardo Caovilla, citando la frase che il padre René amava ripetere spesso per far risaltare il valore aggiunto dell’alta artigianalità e della sapiente manualità, ancora oggi segno di riconoscimento della Maison. Senza dimenticare la licenza di interpretare ogni idea seguendo i canoni della libertà. «Da sempre abbiamo una visione molto personale, poetica e creativa, del fare imprenditoria», continua Edoardo Caovilla. «Forse perché, come racconta ancora oggi mio padre René, siamo nati in mezzo alla bellezza, tra le ville palladiane del Brenta, e abbiamo respirato l’aria della Venezia aristocratica». Proprio in questa cornice negli anni Sessanta René Caovilla ha pensato, disegnato e creato i pezzi iconici, quelli che tuttora, rivisitati e attualizzati, sono emblema di una femminilità seducente e sofisticata: il sandalo “Snake”, diventato il simbolo della griffe, lo stivale di tessuto da indossare come una calza, l’infradito con le perle. «Quando sono stato chiamato da mio padre per affiancarlo nella conduzione della Maison, il primo step è stato quello di interpretare gli antichi sapori in maniera attuale, di sottolineare la parte storica del Dna con occhio contemporaneo, di recuperare i codici parlanti del lessico aziendale per esaltarli». Puntando anche su un posizionamento internazionale molto alto e in crescendo con l’apertura, tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018, di vetrine esclusive a New York, in Madison Avenue, e nel Dubai Mall, e il rinnovamento delle boutique già esistenti. «Ritengo che le nuove generazioni debbano valorizzare quello che ricevono da chi li ha preceduti», puntualizza Edoardo Caovilla. Coerente con questo pensiero è il progetto di mentorship al via a settembre, realizzato in collaborazione con “Vogue Italia” per supportare i giovani talenti nel mondo della moda attraverso l’heritage e i valori di “René Caovilla”. Così il presente diventa un ponte tra passato e futuro, costruito su una visione globale: che salvaguardi le capacità artigianali, ma allo stesso tempo investa sulla tecnologia; che esalti i legami con il territorio, e contemporaneamente colga gli stimoli provenienti da tutto il mondo. È stato come aprire lo scrigno e tirar fuori i gioielli di famiglia per indossarli con una nuova attitudine. «Sono profondamente darwiniano, credo in una continua evoluzione», conclude Edoardo, lasciando intuire che il nuovo corso è solo all’inizio.

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Redazione

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