Armando Pollini: the King of elast

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Armando Pollini nasce nel 1935 in una piccola cittadina lombarda, a Vigevano. Padre modellista e madre orlatrice, Armando inizia a lavorare in bottega all’età di dodici anni, appena conclusa la scuola elementare. La sua attività ha inizio nel 1953, in un piccolo paese dell’entroterra romagnolo, San Mauro Pascoli. Fama e notorietà non tardano ad arrivare grazie alle sue collezioni a tema: tra queste, la più importante fu “Daytona” che, con i suoi stivali stringati e scarpe eleganti ma sportive allo stesso tempo, consacrò il successo di Pollini, tanto da avere il privilegio di essere esposta al Museum of Fashion di New York per il suo stile unico ed inimitabile. La sua decolté “Cloudy”,  in camoscio azzurro con nuvole stampate in argento, probabilmente in omaggio al dipinto de  “la grande famiglia” di René Magritte, è stata donata da Pollini al Metropolitan Museum di New York nel 1986. Questa scarpa, insieme ad una di Salvatore Ferragamo è inoltre apparsa sul calendario dello stesso Metropolitan. Nel 2010, “Cloudy” è stata pubblicata nel libro “100 Shoes: The Costume Institute/Metropolitan Museum Of Art”.

Compiuti i vent’anni gli propongono Parigi: Armando decide di accettare, senza ripensamenti. Sarà, poi, la volta di Londra, Giappone e Stati Uniti. Armando Pollini inizia a muoversi per il mondo in maniera del tutto disinvolta, affermando “ovunque mi proponessero di andare io andavo, ero assetato volevo succhiare dai luoghi, dovevo dissetarmi, assorbire. Dovevo vedere come funziona altrove, cosa in ogni dove, nelle menti creative di altri esseri che popolano questa terra. Oggi è normale viaggiare ed è alla portata di tutti, allora era raro, un accesso privilegiato”. L’incontro che lui stesso ha definito come il più importante nella sua vita dal punto di vista della formazione è stato quello con Elio Fiorucci, che gli insegnò l’importanza delle pubbliche relazioni, di pubblicizzarsi e farsi conoscere. Per le sue collezioni Armando Pollini si è sempre ispirato all’arredamento di design anni Sessanta: ha disegnato le sue scarpe pensando alle poltrone e ai divani dei grandi designer dell’epoca, perchè erano l’unico oggetto di design ad avere una forma tridimensionale come la scarpa ed erano minimali, come lui stesso ha definito il suo carattere.

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Le calzature Pollini in stretch di stile minimalista raggiungono il boom negli anni Novanta, quando uno dei più importanti giornali di moda calzaturiera degli Stati Uniti lo definisce “the King of elast”, per essere stato l’ideatore dell’utilizzo del tessuto elastico per la confezione di scarpe e stivali. 

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Il brand ha continuato a crescere a dismisura sino a quando, nel 2000, viene acquisito dall’autorevole Gruppo del lusso AEFFE. Pollini inizia quindi a realizzare la maggior parte delle collezioni dei marchi del Gruppo, da Alberta Ferretti a Moschino. Nel 2008 lo stilista inglese Nicholas Kirkwood assume la direzione stilistica della linea di calzatura Pollini diventandone, due anni dopo, Direttore Creativo. Il 2012 è l’anno della “capsule collection” di occhiali da sole by Pollini e l’anno successivo, al compimento dei 60 anni di attività, viene lanciata una collezione di modelli speciali, nota per la riedizione dello stivale vintage modello cavaliere.

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